La pittura tradizionale Thailandese, oltre al valore artistico dei dipinti,  è estremamente utile per studiare le radici storiche della religione, l’attività sociale, l’antica cultura, le leggende e le tradizioni dei diversi periodi storici.

I dipinti evocano il senso di orgoglio e di appartenenza alla cultura thai e accrescono l’apprezzamento dell’estetica nell’arte.
Il re Vajiravudh (Rama VI, 1881 – 1925) del Siam diceva che i dipinti thailandesi rappresentano una decorazione, un addobbo ma anche la bellezza della Thailandia.
Originariamente i dipinti thailandesi sono stati influenzati dall’incontro con le civiltà confinanti di India e Cina, civiltà inizialmente più potenti, influenti ed evolute rispetto al regno di Siam.

I primi dipinti, risalenti all’era preistorica, sono stati ritrovati sui muri delle caverne. Più tardi con lo sviluppo della cultura thailandese, delle tradizioni e del linguaggio, i dipinti sono diventati più delicati e di qualità più sofisticata. I più antichi dipinti sono stati ritrovati nei monasteri buddisti e risalgono all’area del bacino del fiume Chao Phraya, il più grande fiume che scorre in Thailandia.

In quel periodo i dipinti rappresentavano solo immagini simboliche come divinità, giganti, Garuda e draghi.

Regno di Ayutthaya

Pittura tradizionale thailandeseDurante l’era di Ayutthaya (1350 – 1757) la pittura si è sviluppata grazie alle forti influenze dei vicini paesi confinanti. Il risultato è stato un dipinto più originale, che meglio rappresentasse le radici thailandesi.

In passato la narrazione della storia di Buddha era molto complicata. Era dunque un tema molto ricorrente nei dipinti thailandesi perché era un sistema semplice per comunicare con la gente meno istruita. La pittura è la traslazione di un pensiero astratto in un’immagine che poteva essere visualizzata dalle masse. Per questa ragione la pittura è nata nei monasteri Buddisti.

La pittura tradizionale thailandese del periodo di Ayutthaya era in due dimensioni, senza luce ne ombre e senza profondità. La distanza tra gli oggetti era creata attraverso la tecnica della sovrapposizione. Il colore era usato con lo stesso peso, senza dimensione o intensità.

I dipinti in questo periodo storico sono modelli ordinati. Le facce umane non esprimono emozioni. Ogni individuo ha la stessa faccia. E’ uno stile ripetitivo dove non c’è distinzione tra le persone. Questo è probabilmente dovuto al Khon, le recite teatrali thailandesi.

I temi trattati dai dipinti del periodo di Ayuthhaya includono la storia del Buddha, il poema di Ramakien e l’antica letteratura. Per la prima volta le foglie dorate sono state applicate al Buddha.

I dipinti thailandesi si possono dividere in due categorie, i dipinti tradizionali e l’arte contemporanea.

Dipinti Tradizionali

Pittura tradizionale thailandese | Maison Thai

Questo tipo di dipinto rappresenta i sentimenti, l’anima e l’autentica identità della cultura Thailandese. Si può scorgere lo spirito thailandese.

Le eleganti caratteristiche e i delicati elementi della pittura sono stati tramandati e continuano ad esserlo, da una generazione all’altra. Le antiche generazioni hanno tramandato quest’arte a cui viene riconosciuto un degno valore culturale. Allo stesso tempo quest’arte innalza lo spirito umano.

L’arte tradizionale thailandese è stata praticata soprattutto per i murali nei tempi buddisti, nelle case o palazzi di nobili e presso le residenze reali. Nel passato i pittori thailandese utilizzavano solo pigmenti in polvere per produrre le pitture.

La scena generalmente dipinta in quest’arte rappresenta gli epici eventi della vita del Buddha o racconti legati al buddismo. In ogni casi nei dipinti si mischia il sacro con il profano, introducendo accanto ad aspetti religiosi scene di vita quotidiana, riportando l’abbigliamento, la cultura e le tradizioni sociali.

Inoltre i dipinti contengono un arte idealista con un misto di mitologia. Per esempio gli artisti dipingevano mondi immaginari rappresentanti il cielo e l’inferno che è un credo comune nel vita dell’aldilà e nella reincarnazione della società Thailandese.

Nel dipinto qui indicato si assiste a scene epiche, nella parte alta del dipinto, mentre nella parte piu in basso è illustrata una scena di vita quotidiana. I colori utilizzati sono molto accessi e il dipinto è realizzato in due dimensioni, senza alcuna prospettiva.

L’era Rattanakosin (1782 – 1932)

Si crearono diversi pigmenti colorati durante l’era di Rattanakosin. Gli artisti iniziarono ad usare colori più scuri per creare ambienti tranquilli e un senso di meditazione. I dipinti di questo periodo storico erano più realisti, la varietà delle storie narrate cominciò ad aumentare. Si iniziò così a raffigurare importanti feste tradizionali, cerimonie, riti e tradizioni della monarchia.

Dipinto del Wat Phra Kaew

Si utilizzavano i dipinti, più o meno, per registrare un fatto storico. Per esempio una festa popolare come il giorno del Songkran e la festa Loy Kratong. Questi erano tra i giorni più celebrati nel regno.

L’arte thailandese non solo raffigurava eventi religiosi legati all’iconografia buddista, ma anche parte della letteratura Thailandese. Per esempio i dipinti dei murali nel tempio Wat Phra Kaew (tempio del buddha di speraldo a Bangkok) rappresentano la famosa storia del racconto Ramakien.

 

 

 

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